5 boccette di profumo che anche senza etichetta forse riconosceresti
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Li abbiamo amati prima con la vista e poi con l’olfatto.
Ci sono profumi che hanno fatto breccia nel nostro cuore seducendoci non solo per la fragranza ma anche per l’indimenticabile packaging che li ha resi celebri. Ampolle sinuose e barocche dai colori caldi ma anche eleganti contenitori minimal che hanno amplificato il carattere dell’essenza.
Cinque sono le boccette memorabili che hanno conferito un plus ultra all’Elisir che portavano “in grembo”, 5 capolavori piacevoli da annusare e belli da vedere.
Alien è un profumo leggendario creato per la prima volta nel 2005 e riproposto negli anni in diverse fragranze dal creatore di Thierry Mugler, stilista e fotografo francese. Si tratta di un profumo dal packaging che ricorda una pietra preziosa e unica nel suo genere: riproduce un diamante intagliato e la sua fragranza è molto sensuale.
Un pezzo quasi da collezione con le sue 56 sfaccettature realizzato inizialmente sulle tonalità del viola, dalla più scura alla più chiara fino all’ultima versione del 2014 dove si presenta con una confezione chiara semitrasparente con dettagli in oro.
Venuto al mondo nel 1995 Moschino Cheap & Chic è diventato celebre soprattutto per la sua confezione che imita la silhouette e i colori di Olivia celebre personaggio dei fumetti e amata compagna di Braccio di Ferro.
Rimasto da anni uno dei prodotti di spicco della casa di moda, il profumo Cheap and Chic nel 2008 è stato anche selezionato per il progetto Pulchra, concorso di bellezza per oggetti, che ha lo scopo di presentare le “cento cose più belle del mondo”.
Sin dalla sua nascita J’adore di Dior è diventato immediatamente un oggetto di lusso desiderato, iconico e riconoscibile. La bottiglia ricorda la classica “forma a otto” che aveva cambiato i canoni della moda ponendo l’accento su fianchi e vita. Il designer Hervé van der Straeten “costruisce” la prima anfora di J’adore nel 1999.
Vetro cristallino, oro prezioso e linee pulite. Aggraziato e ricoperto di filamenti dorati, il tappo ricorda l’eleganza maestosa e altera delle donne Masai. In questo si identifica la forma di J’adore: nella capacità di evocare bellezza antica allo stesso tempo moderna legata a un immaginario sofisticato.
Sophia Grojsman creò l’armonia olfattiva di Trésor nel 1990. Ispirata da donne femminili e innamorate, compose un bouquet intenso ed equilibrato. La scia di Trésor contiene un fiore voluttuoso: la Rosa Damascena.
Vera e propria opera d’arte firmata Georges Delhomme, il flacone originale di Trésor (1952) è una prodezza tecnica, con le sue 75 sfaccettature levigate a mano.
Nel 1990 Trésor rinasce con un nuovo flacone, una scultura cristallina a forma di piramide capovolta che svela la fragranza in trasparenza. E per festeggiare il suo 20° anniversario, Lancôme ha offerto a Trésor un’edizione limitata, ispirata al diamante nero.
Flower by Kenzo è il prodotto più venduto della maison di moda giapponese. Caratteristica principale sono i flaconi che si slanciano verso l’alto e rappresentano un papavero, un fiore inodore che paradossalmente diventa l’emblema della fragranza: un bocciolo fragile ma al contempo in grado di crescere negli ambienti più inaspettati. Kenzo crea il profumo immaginario del papavero e realizza uno degli aromi più apprezzati dal pubblico femminile.
L’autore del flacone è stato lo scultore francese Serge Mansau che per ogni versione della fragranza (30, 50 e 100 ml) ha disegnato una diversa fase della fioritura del papavero.